MARCO FILIBERTI, drammaturgo e regista di teatro e cinema, attore, didatta e saggista, narratore e poeta, è figura di particolare spicco nello scenario artistico e intellettuale del nostro tempo.
Nato a Milano, vive da molti anni in Toscana, dove nel 2013 ha fondato Le Vie del Teatro in Terra di Siena, un cantiere maieutico e produttivo improntato alla sua “drammaturgia del rovinismo” e alla consapevolezza apocalittica del dissolvimento degli archetipi nella selva della modernità. Nel 2019 ha costituito una casa di produzione cinematografica, Dedalus.
Dopo i cortometraggi Vespero a Tivoli e Sulle tracce di Medora, i suoi primi tre lungometraggi, Poco più di un anno fa – diario di un pornodivo (2003), Il compleanno (2009) e Cain (2015) sono stati presentati con grande successo in festival quali Berlino, Venezia, Los Angeles, conseguendo tra i molti riconoscimenti il Globo d’Oro Speciale dalla stampa estera, il premio della critica all’“Out Fest” di Los Angeles, il premio come miglior film al Festival del Cinema Italiano ad Ajaccio, il premio del pubblico al Terra di Siena International Film Festival e alle Journées du Cinéma Italien in Francia, il Prix de l’Université de Corse.
Ha coniato per i suoi lavori teatrali la definizione di “accadimento”: non spettacoli convenzionalmente offerti al pubblico, ma vere e proprie esperienze stra-ordinarie ed eversive, trasfiguranti. In tale ottica è impostata non solo la creazione delle opere stesse ma anche la continua attività didattica e formativa degli attori, secondo la Novissima Prattica forgiata da Filiberti stesso, improntata allo svuotamento dall’Io e a un uso poetico della parola e del corpo. Tutte queste istanze, portate in teatro tra il 2012 e il 2018 con la trilogia Il pianto delle Muse (Conversation pieces – Byron’s ruins – Il crepuscolo di Arcadia) – “creazione da annoverare come un vero e proprio evento artistico di teatro totale” («Il Sole 24 ore») – e con Intorno a Don Carlos: Prove d’autenticità, nonché con una nuova versione dei Conversation pieces presentata al Cantiere d’Arte di Montepulciano nel 2018, hanno trovato sullo schermo il loro pieno inveramento nel film Parsifal (2021), “opera cinematografica” sinestetica e totale, uscita nelle sale nello scorso autunno e salutata unanimemente dalla critica come una manifestazione artistica senza precedenti né paragoni possibili e che, tra gli altri riconoscimenti, si è aggiudicata il premio come miglior lungometraggio al Rhode Island International Film Festival.
Nel 2022 prende avvio un progetto quinquennale dedicato alla Recherche di Marcel Proust.
Alla figura e al lavoro di Filiberti sono stati dedicati seminari e incontri, oltre a diverse pubblicazioni: Il mélo ritrovato (De Luca Editori, 2009), Il pianto delle Muse (Titivillus, 2016), Intorno a Don Carlos: prove d’autenticità (Titivillus, 2017), Il mio Parsifal – Inveramento di un mito (Titivillus, 2020), Il flusso graalico (Zecchini, 2021) e Il mistero luminoso, il Parsifal di Marco Filiberti (De Luca Editori, 2022).
Marco Filiberti